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Nota preliminare. La quantità e i contenuti degli incontri, così come le attività proposte, possono essere adattati a percorsi più brevi, incontri saltuari, quindicinali, mensili o anche a singole esperienze. La proposta che segue, pensata per un intero ciclo annuale, si basa sull’esperienza sviluppata nel 2022.
> Edizioni (SP): 2022 | 2023 | 2024
Gli assistenti
In una prima fase, i laboratori saranno aperti a ragazze e ragazzi di età compresa tra i 7 e i 12 anni.
Consideriamo che l’attuale stile di vita, con l’immediatezza dei dispositivi come bandiera, induca a un’assimilazione sconsiderata della nostra individualità. L’alto grado di circolazione e di accesso a realtà virtuali, e l’accelerazione degli stimoli che ne derivano, possono manifestarsi in incompatibilità o frustrazioni che costruiscono un arduo ponte tra noi e la nostra realtà quotidiana.
Vivere e comprendere l’arte come mediatrice e veicolo di emozioni potrebbe aiutarci a esprimere queste incompatibilità, riducendo così il nostro carico e la tensione emotiva. Pertanto, in ognuno degli incontri di questo laboratorio, cercheremo un’esperienza e una produzione artistica personale ma non solitaria, affrontando, a sua volta, concetti artistici come: forme, volto, proporzioni, intervento, prospettiva, chiaroscuro, colore, miscelazione, armonia, composizione.
Non cercheremo quindi di giungere alla concettualizzazione artistica solo a partire dalla tecnica, ma anche e soprattutto a livello epistemologico e, a volte, filosofico. «Il movimento si dimostra camminando«, diceva Diogene.
In primo luogo, crediamo necessario precisare quali non saranno gli obiettivi:
Il nostro obiettivo sarà creare uno spazio in cui i partecipanti possano manifestare le proprie emozioni e preoccupazioni attraverso un pensiero espressivo e riflessivo che prende forma nell’atto creativo. Riteniamo molto importante iniziare a partecipare al laboratorio sapendo che non è necessario «saper disegnare bene» per farne parte.
> Link: Storie (01/2022) | Storie (01/2022)
Gli incontri saranno 32 (16 incentrati sul disegno e altrettanti sulla pittura e/o sul colore). Allo stesso modo, il numero degli incontri può essere adattato alle proposte, alle esigenze dei diversi gruppi o alla considerazione del coordinatore.
Ogni incontro avrà una durata stimata di due ore e farà riferimento a un tema particolare, proposto dal coordinatore o dagli stessi partecipanti, senza particolari vincoli di approccio.
Durante ogni giornata cercheremo di lavorare, in gruppo o individualmente, ma non in isolamento, su due spazi:
Nel primo spazio faremo una «messa in comune«, generalmente mediata con qualche supporto tecnico-digitale. A seconda dei casi, possiamo condividere: diapositive, video, musica, illustrazioni, opere d’arte, foto, produzioni degli stessi partecipanti. Il contenuto può essere consigliato dai partecipanti e verrà prestata particolare attenzione alla sua idoneità rispetto alla loro età.
Nel secondo spazio, sarà incoraggiata la produzione di schizzi e idee come uno studio, senza la necessità di considerarli opere finite o l’obbligo di presentarli come tali. Verrà sottolineata la concezione degli sviluppi inattesi come apprendimento creativo e tecnico.
Pur potendo suggerire materiali, cercheremo di adattarci il più possibile alle possibilità dei partecipanti. Le diverse tecniche saranno adattate alle esigenze e alle caratteristiche di ciascun gruppo. Inoltre, potremo utilizzare la tecnologia come supporto per la ricerca e come fonte d’ispirazione per le produzioni.
Al termine di ogni incontro potrà essere inviata ai genitori una comunicazione con un riassunto e/o delle immagini dell’incontro.
Con il passare degli incontri, si proporrà ai partecipanti la realizzazione di almeno un’opera, da includere in eventuali mostre aperte alla comunità, che potranno tenersi a metà e/o alla fine dell’anno. La proposta si concretizzerà in momenti specifici del percorso, con i materiali che ogni partecipante sentirà più vicini. Inoltre, si cercherà di esporre anche banner con gli schizzi e i lavori realizzati durante tutto il laboratorio.
Il ruolo del coordinatore/facilitatore sarà, oltre a stimolare idee, concetti e progetti nati all’interno del gruppo stesso, quello di mediare tra i partecipanti — sia tra di loro che con le proprie idee e i possibili sviluppi — e di proporre concetti e tecniche di produzione.
Poiché il laboratorio si baserà sull’arte come veicolo di emozioni e poiché l’applicazione dei temi sviluppati varia da individuo a individuo, i parametri da analizzare saranno:
Se il coordinatore lo riterrà opportuno, potranno essere svolte osservazioni didattiche o lavori tecnici. Sulla base delle loro analisi, talvolta supportate dalla data science, i contenuti programmati potrebbero essere modificati, principalmente, in funzione dei partecipanti.
Attestati di partecipazione
Nella nostra esperienza, abbiamo notato una certa associazione tra impegno e valutazione nei partecipanti. Pertanto, al termine del laboratorio, potremmo consegnare attestati di partecipazione con icone, simili ai «badge» utilizzati dalle piattaforme di formazione online, evidenziando alcune caratteristiche, sia per il laboratorio in sé, sia in termini di individualità artistica di ogni partecipante.
Riteniamo che questo tipo di valutazione, essendo presente nei giochi che la maggior parte dei giovani pratica quotidianamente, potrebbe aiutarci a comunicare che ogni valutazione è valida solo in presenza di determinate intersezioni circostanziali, dissociando l’idea di impegno da parametri puramente comparativi, conducendolo verso l’appartenenza a uno spazio di espressione comune.
> Link: Arte visiva e valutazioni (spagnolo)
Riconoscendo l’arte non solo come veicolo di espressioni, ma anche come fattore primario di convergenza, assimilazione e armonizzazione sociale, la nostra intenzione sarà, se ci sono le condizioni, quella di realizzare una mostra aperta alla collettività.
Così, questo spazio, oltre a materializzare il lavoro svolto durante il laboratorio, fungerà da supporto per un’espressione che si apre e comunica, completando il gesto artistico condiviso.
Potremmo includere:
>Link: Mostra di fine ciclo 2022 (spagnolo)
Diego Baigorri (Argentina, 1984). Fin da bambino ha sviluppato la sua creatività attraverso il disegno, la musica, la letteratura e la programmazione, realizzando le sue prime mostre artistiche, pubblicazioni grafiche e applicazioni informatiche in giovane età. Le sue opere pittoriche sono state esposte e incluse in cataloghi locali e fiere internazionali a Parigi, New York, Londra, Roma, Barcellona, Dubai e in altre città.
> Link: Sitio | Dossier | Mostre
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